Lunedì 30 Dicembre 2024

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I doni dello Spirito Santo e la nuova Pentecoste

Un capolavoro assoluto della spiritualità cristiana è l’opera I doni dello Spirito Santo di dom Prosper Guéranger. Leggendolo, non è possibile non trarre – oltre agli irrinunciabili insegnamenti spirituali e pratici in esso contenuti – amarissime considerazioni sul presente. Quali sono i doni dello Spirito Santo?
  • Il Timor di Dio, che oggi è sparito in nome di un dio perdonista e stucchevole, un juke box dove mettere la monetina per far partire il disco delle nostre – il più delle volte – ridicole richieste. Il timore è il dono che ci illumina della nostra finitezza e inconsistenza, ma questo va cancellato in nome dei diritti dell’uomo e di un umanismo incontenibilmente sovversivo; è il dono che ci illumina la via per evitare il castigo di Dio, ma questo va cancellato perché l’inferno è stato chiuso da non si sa chi, e Dio è diventato il dio dei nostri piaceri.
  • Il dono della pietà, che è la compunzione dei propri peccati, oggi cancellato perché si è cancellato il peccato e il concetto stesso di compunzione e penitenza.
  • Il dono della Scienza, che ci rivela il fine di Dio nella creazione e l’uso che dobbiamo fare delle creature, oggi cancellato perché il fine di ogni cosa è l’egoismo dell’uomo, nuovo dio di un “ecosistema” senza Creatore.
  • Il dono della Fortezza, che concede la forza per resistere alle tentazioni del peccato e il coraggio per opporsi al male, oggi cancellato in quanto è venuta meno la nozione stessa di peccato e perché ciò che è male è divenuto bene.
  • Il dono del Consiglio, che deve guidare le nostre scelte razionali e controllare quelle emotive e la passioni, oggi cancellato per lasciar posto alla “libera espressione” della natura umana senza “condizionamenti” religiosi e storici, ciò che ha creato l’uomo-bestia tutto istinto e ribellione di oggi.
  • Il dono dell’Intelligenza, finalizzato all’unione intellettiva con il proprio Creatore, oggi cancellato dall’infinito ammasso di beni materiali e l’indecente trionfo dell’imbecillità generale sotto il termine di “moda” e del “politicamente corretto”, che generano burattini incapaci di autonomo reale giudizio.
  • Il dono della Sapienza, morto anch’esso, perché morti sono i frutti dei sei doni precedenti, senza i quali è impossibile ogni sapienza.
Quando è successo tutto questo? Nella società il processo è iniziato da secoli, nella Chiesa è più recente, da quando è iniziata la “nuova Pentecoste”, di cui oggi possiamo tutti ammirare i meravigliosi frutti. Preghiamo lo Spirito Santo che ponga fine quanto prima a questa devastante “nuova Pentecoste” tutta umana e antropocentrica, relativista e chiacchierona, ballerina e “caciarona” e ci restituisca una Chiesa legata esclusivamente alla Pentecoste, a quello Spirito Santo che l’ha creata e guidata nella storia e contro il quale ogni peccato commesso non sarà perdonato. Veni Sancte Spiritus…   Massimo Viglione