Ci sono molte ma molte ragioni per essere divisi tra di noi, cristiani, europei e in particolare italiani, sia religiosamente che politicamente che economicamente parlando.
Ci sono molte ma molte ragioni per le quali, infatti, io sono differente, a volte radicalmente, a volte in maniera assolutamente irreparabile, da decine di milioni di persone, e loro lo sono da me.
E questo vale per ognuno di noi.
Alcune di queste ragioni sono più essenziali e importanti di quella che sto ora per nominare, e di gran lunga pure: ma la ragione di divisione che sto per nominare ora rimane la più impellente e immediatamente percepibile e non procrastinabile o trascurabile fra tutte, un po' come per una persona che muore di fame ed è ignorante. Certo, occorre istruirlo, nella fede, nella cultura, in ogni maniera possibile, in tutte le cose infinitamente più importanti del mero pane. Ma anzitutto, nell'immediato, occorre dargli il pane, altrimenti quel poveretto muore mentre noi cianciamo di cose più importanti.
Ecco, il giusto esempio per introdurre quanto sto per dire:
il nostro nemico più immediato, mortale, l'entità più infame che mai possiamo aver conosciuto e avuto come padrona, è
l'Unione Europea.
Specie per quello che sta progressivamente diventando negli ultimi anni.
Inutile rispondere che è morta... Illusi! L'UE è il cane da guardia di poteri più grossi, da sola non muore.
Inutile rispondere che ci sono poteri più grossi e peggiori: lo sappiamo benissimo, ma contro questi poteri nulla possiamo, ma proprio nulla. E se anche volessimo reagire contro di loro, il primo inevitabile passo da compiere sarebbe quello di liberarci del cane da guardia che ci opprime e ci morde quotidianamente, ovvero dell'UE.
Giustificare con pelosi orpelli ideologici l'esistenza di questa UE; preservarla in nome della intollerabile giustificazione che esistono mali peggiori; avallarla nel nome di quella immensa trappola mortale che risponde al nome di finanza (euro, spread, e tutto il resto), che altro non è che un veleno iniettato lentamente per renderci schiavi e miserabili;
non è solo infame. E' alto tradimento.
Non capirlo nemmeno oggi, dinanzi a quanto sta accadendo in questi giorni, è follia pure. O molto peggio.
Pertanto, è inutile seguire qualsiasi forza politica che non dichiari apertamente guerra all'UE. Sarebbe come dare da mangiare al cane da guardia.
Seguire i ragionamenti apparentemente savi e lungimiranti ma realmente infami in quanto finalizzati a non mutar nulla del nodo del potere infernale nel quale siamo incappati, è da stolti. Da ciechi.
Per quanto mi riguarda, questo è il primo - solo il primo, sia chiaro, ma l'inevitabilmente primo - passo di discrimine per ogni azione politica futura. Per ogni scelta politica futura.
Finché c'è Cerbero, siamo nello Stige.
Pensare di mettere il guinzaglio a Cerbero può far apparire intelligenti solo agli stolti; il guinzaglio a Cerbero non glielo mette nessuno, specie se si vogliono utilizzare le sue stesse zanne (la finanza). Cerbero può solo essere abbattuto.
Occorre liberarci di Cerbero: la forza politica che pone seriamente questo inevitabile scopo come primo passo del proprio programma e della propria azione, è l'unica che merita di essere seguita.
Tutto il resto, sono chiacchiere per il potere.
Di Cerbero. E di chi lo tiene in pugno. E di quelli asserviti a Cerbero stesso.
L'arma contro l'Unione Europea, dal punto di vista politico ed economico, è la sovranità statuale e monetaria dell'Italia.
Dal punto di vista religioso e morale, è la Fede in Gesù Cristo, Re del Mondo e nella sua Chiesa di sempre.
Restiamo cattolici, restiamo italiani. (MV)