Farage, in un discorso al Parlamento Europeo, ha coraggiosamente - nel suo tipico stile - posto una domanda retorica, ma fondamentale, agli eurocrati:
"Chi vi dà il diritto di dettare legge al popolo italiano?".
Ringraziamo Farage per questo intervento, che delucida un aspetto essenziale della questione: ovvero che tutto il mondo sa perfettamente che siamo una colonia della UE. E quindi quando si denuncia questo non si è affatto estremisti esagerati, ma semplicemente si denuncia il segreto di Pulcinella, tenuto ben nascosto dai traditori e dai "moderati".
Ma il problema vero è la risposta alla retorica domanda di Farage. Chi gli dà il diritto a questi oppressori?
Gli italiani!
Ecco la tragedia che Farage fa finta di non sapere.
Un popolo che vota in massa a sinistra, è volontariamente schiavo dei suoi aguzzini.
E tutti i politici di destra, come i loro elettori, non sono poi così meno colpevoli, quando non fanno della drastica risoluzione di questa tragedia il senso del loro impegno politico quotidiano.
Perché ogni altra questione politica, immigrazionismo compreso, e tracollo economico e oppressione fiscale compresi, da questo dipendono, almeno in prima istanza.
Il dramma risiede proprio nella risposta alla domanda di Farage.
E solo una piena e attiva consapevolezza politica e fattuale può iniziare a mutare le cose.
Ovvero, occorre una forza politico e culturale che metta im prima pagina della sua attività la liberazione degli italiani dall'Unione Europea e dall'euro.
Italexit. Finché questo non si fa seriamente, operativamente, sono tutte chiacchiere elettorali. (MV)