"Questo è il migliore dei governi possibili".
Questa frase potrebbe essere idiota o assolutamente vera.
Sarebbe idiota se ponessimo l'accento sul concetto "migliore". Diventa vera se poniamo l'accento sul concetto "possibile", ovvero, possibile oggi, in queste condizioni, in Italia.
Insomma: alternative migliori, rebus sic stantibus, non ve ne sono. Questa è la realtà.
E la realtà ci dice che - come anche lascia intendere tra le righe lo stesso Salvini nell'intervista rilasciata alla Nuova Bussola Quotidiana - questo è un governo di compromesso, tra due forze molto differenti. Quando prevale l'una, tendenzialmente si opera per il Bene (guerra all'immigrazionismo e alle ong mafiose e pseudocattoliche, ministero per la Famiglia: proprio di oggi è la notizia che Salvini ha tolto la folle idiozia di genitore 1 e genitore 2 dai documenti), quando prevale l'altra, quasi sempre si va allo sfacelo (genderismo, vaccinismo, resistenza alla politica contro l'immigrazionismo, ecc.).
Poi accade magari che Di Majo propone di chiudere i negozi la domenica, mentre la Lega in Lombardia cade nella stupida trappola di elargire i preservativi gratuitamente ai giovani, senza capire che proprio lo strumento del piacere produce la ricerca smodata del piacere (e quindi aumenta - e non diminuisce - il pericolo di contrarre malattie, e questo senza voler toccare l'ambito morale della questione).
Insomma, questa è la situazione: c'è del Bene (Lega), c'è del male (5stelle), c'è confusione di bene e male (Lega e 5stelle).
Eppure, in questo momento, questo governo è quanto di meglio (o meno peggio, se volete) possa avere l'Italia, rebus sic stantibus.
Per questo le critiche del Popolo della Famiglia alla Lega, anzi, peggio, al ministro Fontana, sono a dir poco ridicole. Quale sarebbe l'alternativa possibile? Il PdF? Che magari non ci propone i preservativi ai giovani, ma ci offre l'obbedienza ai vescovi, ovvero l'accettazione dell'immigrazionismo, sotto la trappoletta per idioti della "riunificazione familiare"? O ci rivendica il bene compiuto dalla DC e fa guerra ogni giorno al cattolicesimo tradizionale? Magari chiedendoci di affidarci al "cattolico" Presidente Mattarella? O magari ci dice che senza l'euro andiamo alla rovina?
Tutto questo, però, dimostra una cosa. Dimostra che oggi si possono compiere due errori apparentemente opposti.
Uno, criticare senza senso un governo che fa un poco di bene, si oppone un poco al male (anche semplicemente non peggiorando la situazione) e tenta di resistere alla dissoluzione mondialista;
due, esaltarsi senza riflessione e pensare che tutto sia risolto, che non serva più un'azione del popolo cattolico, che insomma vada tutto bene. Invece, tale azione è assolutamente necessaria, proprio a sostegno del bene che si potrebbe fare ma che la parte negativa del governo non fa fare e soprattutto come resistenza al male che quella parte negativa vuole fare.
Sono due errori fatali.
Invece, occorre agire, oggi più che mai. Lo stesso ministro Fontana, privato dei mezzi economici per portare avanti il suo ministero, ha dovuto chiaramente mandare un messaggio forte a tale riguardo. Questo dimostra la necessità di azione in difesa del bene, così come la storia del vaccinismo totalitario, di cui i 5stelle si fanno servi idioti dei padroni del mondo, dimostra la necessità di resistere al male.
Insomma: inutile attaccare questo governo, folle smettere di combattere il male (del governo stesso) e sostenere il bene.
C'è bisogno di un popolo in lotta, oggi forse più di prima.
C'è bisogno di unirsi e agire. Riposiamoci in queste settimane, ma poi, a settembre, occorrerà combattere.
Se non vogliamo vedere Soros rimettere al governo i suoi lustrascarpe, o utilizzare al meglio quelli già presenti pure ora.
Guai a pensare che tutto è a posto, a voler vedere solo il bene e a giustificare a tutti i costi il male. E guai ancor più a criticare senza senso e senza costrutto.
Invece bisogna unirsi e agire. Sono i giorni di un'azione comune. Oggi più di ieri. (MV)