Oggi molti, anzi, moltissimi, si sono accorti che Famiglia Cristiana è brutta e cattiva.
Io 25 anni or sono la chiamavo "Antifamiglia anticristiana". Sapete perché? Perché 25 anni or sono diceva esattamente le stesse cose di oggi, rapportate a quei tempi.
Famiglia Cristiana è sempre stata la stessa. Siete voi che ora avete aperto gli occhi, mentre prima... non del tutto, vero?
Una prova fra mille? Negli anni Novanta il direttore don Zega (qualcuno se lo ricorda?) portò avanti ogni possibile innovazione eretica e a-morale nel campo morale (erano i tempi di Giovanni Paolo II...). Grandioso fu l'articolo nel quale il nostro don Zega... faceva capire la liceità della masturbazione.
Come dire... Nomen omen...
FC è sempre stata così: l'espressione dei vescovi italiani, almeno di quelli che comandano veramente e che scelgono i parroci, che hanno il compito della scristianizzazione "delle masse" e che mettono infallibilmente il giornale in vendita nelle loro chiese.
Ma il nodo del problema non è Famiglia Cristiana. Sono i vescovi. E chi li guida.
Oggi, lo vediamo ogni giorno. Anche per quanto riguarda il totale sostegno all'invasione dell'Italia (e quindi la ridicola e idiota guerra a Salvini), Famiglia Cristiana non fa altro che ripetere quanto dicono e fanno i vescovi, e chi li comanda.
E' un esercito al servizio della dissoluzione, di cui Famiglia Cristiana è solo un piccolo ma rumoroso avamposto.
Qualche anno fa ho scritto spesso - per scuotere le coscienze - che la situazione della Chiesa è tale che può essere paragonata a un burrone i cui monti si allargano sempre di più. La quasi totalità delle persone sta sul monte della dissoluzione, magari pure pensando di stare al sicuro. Un "piccolo resto" sta sul monte della fedeltà e della Verità. Una marea di persone vuole ancora tentare di avere un piede su un monte e uno sull'altro (come ha fatto finora per tutta la vita, facilitata dai pontificati - proprio in tal maniera strutturati - di Wojtyla e Ratzinger): ma infallibilmente, se non salta sul monte giusto, cadrà nell'abisso (o salterà su quello della dissoluzione).
Intanto, però... dite la verità! Come vi sentite coi piedi, oggi?
Lo vedete quello che accade ogni giorno, ogni giorno, ogni giorno, in tutti i campi? Lo vedete quello che fanno e dicono i preti e i loro capi, in tutti i campi? Dai banchetti in chiesa alle scomuniche a chi si oppone all'invasione? Dalle messe vestiti da clown fino alla celebrazione di "matrimoni" tra omosessuali? Dalle sfilate pubbliche a sostegno della peggior Sinistra fino alle aperture all'eutanasia e quant'altro?
Il monte della dissoluzione si allontana a velocità spaventosa, ogni giorno di più. Restare su quel monte, credendo di essere bravi perché scrupolosi, è facilitare la vittoria di satana.
Il demonio, chi non può prendere con i piaceri e le ricchezze della vita... lo prende con lo scrupolo. E ci cascano anche i migliori. Anzi, forse soprattutto i migliori (proprio perché insensibili ai piaceri e alla ricchezze della vita...).
A volte... quasi quasi mi chiedo chi, in questa società di oggi... sia colui che abbia capito fino in fondo quello che sta accadendo. Il santo secondo i parametri classici di sempre? Forse, i giorni del caos totale e irrefrenabile sono i giorni dei santi guerrieri e martiri. Non solo la Controriforma è bella che finita da molto, ma il suo spirito ha lasciato oggi macerie pesanti nella gestazione delle anime. Ma questo è un discorso delicato e difficile da digerire...
Dinanzi allo sfacelo assoluto di ogni valore, per un cattolico sono i giorni della scelta fatale: per tutto quello che accade fuori della Chiesa, ma anzitutto per quello che accade dentro la Chiesa.
Continuare a far finta di non vedere o anche solo a tacere, significa essere saltati sul monte della dissoluzione.