L'intervento di elvetica puntualità della magistratura italiana delinea senza ombra di dubbio possibile la pericolosità - dal punto di vista del precedente sistema di potere in Italia e del sistema di controllo a livello mondiale - dei provvedimenti del presente governo italiano non solo in materia di immigrazionismo, ma anche in materia economica e di lavoro.
Il rischio vero, profondo, infatti, è che gli italiani capiscano che quello che tutti prima dicevano che non si poteva fare si possa fare. E quindi che l'apodittica quanto schiavistica sentenza, ripetuta milioni di volte (tanto in materia di accoglienza, quanto in materia di lavoro e liberalizzazione), specie dai politici, ogni giorno: "ce lo chiede l'Europa", altro non era che la firma di una schiavitù autoimposta di cui il PD era il carceriere di turno.
In gioco c'è, insomma, il futuro politico, sociale e civile, ma anche economico, degli italiani. Ma soprattutto c'è il rischio che loro possano capire.
Ed ecco, dopo l'immenso quanto vano sforzo dei media, la magistratura.
Il che dà forza alla tesi che questo governo sia pericoloso.
Non per gli italiani, però. I quali, a questo punto, dinanzi all'alternativa del ritorno al passato, dovrebbero capire cosa fare.