Mercoledì 30 Ottobre 2024

13:11:04

La forza inarrestabile dei "diritti"

Una compagnia aerea australiana ha proibito l'uso della parola "mamma" sui suoi aerei. Una scuola italiana ha proibito la festa del papà per non offendere genderisti di varia natura (o chissà chi...). Sono solo due esempi di dove ci ha portato la Rivoluzione anticristiana e antinaturale. Se unissimo tutte le forze devastanti della storia e le moltiplicassimo per un milione di milioni di volte, non arriveremmo alla abissale profondità dell'inferno che hanno preparato, e di cui siamo tutti complici nella misura in cui avalliamo tale inferno o lo subiamo passivamente, in quanto presi dai nostri interessi personali o schiacciati dalla paura o dalla pigrizia. Il fine ultimo della Rivoluzione gnostica e liberale è la distruzione della Fede, della Chiesa, della natura stessa, e infine dell'uomo. Quando si arriva a vietare l'uso di papà e mamma, siamo alla vigilia dell'abisso. E lo strumento utilizzato è quello dei diritti umani. Esatto, avete letto bene: il diritto di persone a non essere offese da papà e mamma. Come si tolgono i crocifissi, i presepi, un giorno si abbatteranno le chiese, in nome dei diritti di esseri umani a non venire offesi dalla Verità cristiana. Così come siamo obbligati ad accettare la sovversione antropologica in corso in nome dei diritti di persone sovvertite. Così è sempre stato e sempre sarà: i diritti umani sono il grimaldello del demonio per imporre al mondo la sua dissoluzione. Ed è ovvio: ogni diritto umano si oppone per sua natura ai diritti di Dio. Il problema, è che, come sempre, i primi sostenitori dell'ideologia illuminista e massonica dei diritti umani sono gli odierni preti figli del Concilio Vaticano II. E, attenzione..., nessuno se la prenda con Bergoglio: questa ideologia è stata fatta propria dal clero fin dal 1958. Come decine di documenti e migliaia di discorsi dimostrano inequivocabilmente. I diritti umani, intesi appunto come strumento di rivolta alla legge divina e umana, sono il grimaldello del demonio per renderci tutti schiavi della più mostruosa tirannide della storia, che si sta preparando intorno a noi. Ed è inutile dire che vi è un'accezione corretta dei diritti umani, quella insegnata dal clero del Vaticano II: quella che voi definite "accezione corretta", è la versione edulcorata di quella malefica. Perché quella veramente corretta è sempre esistita ed è stata sempre utilizzata dalla Chiesa fin dalla sua nascita (anzi, pure dalla Sinagoga dell'Antico Testamento, ovvero la Chiesa prima di Cristo): si chiama "doveri" e vengono dal Decalogo: in ognuno dei dieci Comandamenti, risiede il dovere dell'uomo di agire con carità e giustizia verso Dio e verso il suo prossimo. Non c'era assolutamente nessun bisogno di inventarsi l'ideologia "buonista" dei diritti umani: sempre con la insopportabile ed eretica presupponenza, inoltre, che prima del 1958 la Chiesa non esistesse o avesse sbagliato tutto... Ma il clero odierno ha preferito "cristianizzare" la Rivoluzione illuminista e massonica. Ovvero, "cristianizzare il demonio". Ed ecco i meravigliosi risultati dinanzi ai nostri occhi dell'aver abbandonato i doveri dati da Dio per fare spazio ai diritti dell'Uomo. Oggi, poi, non se ne parla neanche più, come coerenza impone: oggi, tutto è sottomesso alla realizzazione del piano mondialista. Altro che difesa dei bambini, dei papà e delle mamme... Oggi c'è il "dio immigrato" e la "dea coscienza": frutti, anche questi, dei diritti dell'uomo, casomai non ve ne foste accorti. E tutti precipitiamo beatamente all'inferno che ci stanno preparando. Propongo a tutti di impegnarsi per invertire questa marcia, e di unirsi nella difesa della Verità divina, naturale, umana. Senza ossequio alcuno ai traditori, ma solo pensando alla Carità vera verso Dio e verso il prossimo. Specie, verso la famiglia e i bambini. Anche con tale scopo abbiamo creato la Confederazione dei Triarii. Aderite, contattateci, lottiamo insieme. Lo diciamo a tutti, nessuno escluso. Superiamo inutili divisioni. Non è più tempo di pensare a se stessi. Questo è il tempo di lottare uniti. MV